soffri spesso di violenti attacchi d’intestino, che ti portano a periodi di vera e propria diarrea, alternati a periodi invece di stitichezza?
noti che l’attività intestinale viaggia in parallelo col tuo stato ansioso, col tuo livello di stress, con i tuoi problemi sul lavoro o con le tue beghe familiari?
la sindrome del colon irritabile è una patologia che colpisce una quantità enorme di persone ogni anno, ed è stata pertanto chiamata spesso ‘la nuova malattia moderna’ dell’intestino, anche se le sue origini sono conosciute anche nel passato.
leggi questa pagina per scoprire che cos’è la sindrome del colon irritabile: da cosa origina, come si può diagnosticare, come si può trattare.
Che cos’è la sindrome del colon irritabile?
in Medicina, la sindrome del colon irritabile è una disfunzione gastrointestinale, con sintomi che possono variare molto da paziente a paziente, ma che comunque ha decisi effetti sulla normale fisiologia intestinale e la regolare defecazione quotidiana.
chiamata anche spesso colite spastica o colite distonica, si manifesta come una serie di sintomatologie gastrointestinali concatenate, che hanno la caratteristica di essere intermittenti nel lungo corso, con periodi di remissione e altri invece di violenta recrudescenza.
datosi che questa particolare condizione patologica intestinale ha una grande varietà di sintomi ma l’eziologia è ancora incerta, si utilizza il termine di ‘sindrome’ piuttosto che di ‘malattia’.
Quali sono i sintomi della sindrome del colon irritabile?
i frequenti attacchi diarroici con spasmi e dolori addominali sono un classico sintomo del colon irritabile
la sindrome del colon irritabile è ben conosciuta in ambito medico per avere una grande quantità di sintomi, non tutti presenti in ogni paziente, non tutti manifestati in contemporanea, non tutti della stessa gravità .
del resto l’origine della patologia, per quanto ancora incerto, viene fortemente sospettato come di natura psicosomatica, e se ciò risulta corretto, la grande varietà di sintomatologia, che cambia da paziente a paziente, è altresì comprensibile.
premesso ciò, i sintomi maggiormente presenti nei pazienti affetti da sindrome del colon irritabile sono:
- Alterazione delle feci, con periodi di vera e propria diarrea alternata invece a periodi di stitichezza;
- Dolori, spasmi e crampi intestinali, correlati alla defecazione o, a volte, che si presentano spontaneamente, spesso in concomitanza di eventi importanti o situazioni di forte stress;
- Depressione e isolamento sociale, dovuti al fatto di non sapere se e quando accadrà un nuovo attacco intestinale, spesso giudicato dal paziente imprevedibile;
- Insorgenza e acutizzazione dei sintomi in concomitanza di eventi o situazioni di un certo rilievo, come un nuovo lavoro, una nuova relazione, una vacanza, un esame scolastico, un qualsiasi accadimento che viene percepito come potenzialmente importante (non esclusivamente in senso negativo);
- Disturbo del sonno e facile irritabilità , dovuta spesso all’incertezza sulla situazione intestinale
come si può ben notare, quindi, la sindrome del colon irritabile è composta da una variegata serie di sintomi, e non tutti si possono manifestare durante una crisi intestinale.
sul concetto di ‘crisi intestinale’ poi, deve essere aperto un discorso a parte.
tutti i pazienti sofferenti di sindrome del colon irritabile, difatti, non sono perennemente ‘malati’.
il loro stato di salute intestinale è molto variabile e difficilmente prevedibile: passano da situazioni di assoluta normalità a vere e proprie 'crisi intestinali’, spesso estremamente violente, che possono durare anche più giorni o più settimane.
quasi sempre, queste crisi si manifestano poco prima o subito dopo eventi ritenuti importanti o drammatici, e questo avvalora l’ipotesi dell’origine psicosomatica della patologia.
Ci sono sintomi di altre patologie correlate alla sindrome del colon irritabile?
sì, come ogni altra alterazione della defecazione, anche la sindrome del colon irritabile, alla lunga, porta con sé tutta una serie di patologie proctologiche correlate.
i continui periodi diarroici alternati a periodi di stipsi causano spesso un aumento della pressione intraaddominale, che porta a conseguenti danneggiamenti del canale ano-rettale.
le emorroidi patologiche sono un problema molto comune ai pazienti di lungo corso affetti da sindrome del colon irritabile, così come sono a loro ben note condizioni di proctite ed anite, frutto della lacerazione e dell’infiammazione della mucosa in seguito ai violenti attacchi diarroici.
non sono da escludere anche la formazione delle ragadi (sempre dovute alle lacerazioni della mucosa causata dall’alvo stipsico o diarroico), nondimeno il prolasso del retto.
Fino al 1622, la funzione reale del colon era oscura alla Medicina dell'epoca.
Si pensava, genericamente, che l'ultima parte dell'intestino che ora noi chiamamo per l'appunto colon (un tempo chiamata col vecchio nome di intestino crasso) era deputata alla trasformazione delle feci, ma la sua vera e primaria funzione di organo riassorbitore dei liquidi non era nota.
E questo perché non era noto alla Medicina il ciclo della linfa, con tutto il fondamentale sistema dei vasi linfatici.
Fu il Chirurgo cremonese Gaspare Aselli, assieme ai suoi più fidati allievi, a scoprire per primo l'esistenza di un incredibilmente ramificato reticolo di sottilissimi vasi (i vasi chiliferi) che permeavano tutto l'intestino tenue, e il cui compito era proprio l'assorbimento dei grassi del chimo (il cibo ricco di nutrimento assorbito dai villi intestinali).
Questa scoperta rivoluzionaria diede il via alla Linfologia, cioè quella branca della Chirurgia Vascolare che si occupa dello studio e della cura del sistema linfatico e delle vie linfatiche.
Quando si manifesta la sindrome del colon irritabile?
la sindrome del colon irritabile si comincia a manifestare, usualmente, già durante la giovinezza.
non sono rari, difatti, i casi di pazienti molto giovani, adolescenti, che sperimentano già i primi sintomi della sindrome della colite spastica.
a volte, e non è raro, questi sintomi cominciano già prima dell’età adolescenziale, cioè nella fase pediatrica.
tutto ciò avvalora l’ipotesi che la patologia sia psicosomatica, e che sia una risposta inconscia dell’organismo a stimoli ed impulsi esterni comuni già in età infantile.
Quali sono le reali cause del colon irritabile?
la sindrome del colon irritabile non ha ancora un’origine certa e definita.
la principale ipotesi alla disfunzione è quella di origine psicosomatica, con particolare riguardo verso l’ipersensibilità viscerale e le condizioni di stress (non solo in concomitanza di eventi percepiti come negativi).
del resto, la connessione profonda tra attività cerebrale ed intestinale è ormai stata appurata da tempo, sebbene il reale meccanismo fisiologico non sia ancora del tutto chiaro.
si è inoltre appurato che particolari regimi dietetici possono peggiorare la condizione del paziente affetto da sindrome del colon irritabile.
questo lascia pensare che, comunque, a monte vi sia una predisposizione naturale e una certa sensibilità intestinale, che peggiora e si acutizza sotto dati impulsi psicologici.
Sebbene non sia ancora nota l'eziologia esatta del colon irritabile, il suo collegamento con l'attività neurale e la sua profonda interconnessione con il benessere psicologico del paziente sono ormai argomenti accertati.
Non è un caso che attacchi diarroici o comunque problemi intestinali dei pazienti con colon irritabile avvengano spesso a ridosso di situazioni lavorative, sentimentali o comunque psicologiche critiche od importanti.
Un nuovo lavoro, un problema sul lavoro, uno shock sentimentale, dei problemi con la compagna o il compagno, insomma: qualsiasi situazione di non normalità , che causa stress ed ansia, spesso è sufficiente a scatenare un attacco.
La spiegazione per il fenomeno è già stata supposta e, sebben ancora non completa, può aiutare alla sua comprensione: quando ci agitiamo, per 'calmarci' il nostro cervello produce grandi quantità di cortisolo, una ormone rilassante.
Questa molecola, sebbene abbia la proprietà di calmarci, ha però un effetto nefasto sulla mucosa del colon: la irrita, così come danneggia la flora batterica intestinale.
Il risultato è una crisi diarroica, o comunque una pesudo-grastroenterite.
Un fenomeno molto comune nei pazienti con sindrome del colon irritabile.
Come si diagnostica la sindrome del colon irritabile?
il chirurgo proctologo è il medico idoneo per diagnosticare il colon irritabile
la diagnosi della sindrome del colon irritabile è clinica, in cui un ruolo estremamente importante è svolto dall’anamnesi.
spesso, proprio durante l’anamnesi il Medico è messo sulla giusta strada diagnostica, ascoltando attentamente la storia clinica del paziente, che solitamente riferisce disturbi e disfunzionalità tipiche della sindrome del colon irritabile già in età giovanile.
la visita prosegue poi con l’analisi clinica addominale dove, nella maggior parte dei casi, il Medico può accettare la presenza di una corda colica, un notevole irrigidimento del colon e la presenza di aerofagia.
la visita è conclusa con l’esame di Videoproctoscopia Endoscopica Elettronica, dove il Medico Proctologo procede all’analisi del canale ano-rettale, per evidenziare eventuali patologie correlate come le emorroidi patologiche, ragadi, una situazione di anite o proctite.
eventualmente, il Medico può prescrivere a corredo anche altri esami specialistici di valutazione, come la colonscopia o un emocromo completo, essenzialmente per escludere la presenza di altre patologie autoimmuni che potrebbero avere sintomatologia similare, come ad esempio la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa.
Esiste una terapia efficace per la sindrome del colon irritabile?
datosi che l’eziologia esatta della sindrome del colon irritabile non è, al momento, nota alla Medicina, l’unica terapia idonea per dare sollievo alla sintomatologia e ripristinare una buona qualità di vita per il paziente è quella dietetico-comportamentale.
la prescrizione di medicinali è sempre da evitare e andrebbe confinata esclusivamente come supporto palliativo durante gli stadi acuti, mentre invece dovrebbe essere preferita la somministrazione di farmaci fitoterapici (come ad esempio gli ottimi estratti di malva, finocchio, camomilla, carbone vegetale, olio di menta, ecc.), uniti all’assunzione di probiotici (fermenti lattici) di qualità .
anche la dieta deve essere perfettamente calibrata sul paziente: vanno evitati i cibi e gli alimenti che possono irritare ancor di più il colon (specialmente quelli in grado di fermentare, come i latticini e i derivati del latte in generale), e vanno invece preferiti alimenti ricchi di fibre e sfiammanti.
anche il livello di ansia e stress deve essere controllato e tenuto entro limiti accettabili, ricorrendo nel caso anche all’aiuto di un professionista Psicologo.
in generale, lo stato ansioso del paziente deve essere tenuto basso, e in contemporanea deve essere aiutato l’intestino a ritornare (e a mantenersi) in normale attività .
questo può richiedere però del tempo: la riabilitazione intestinale nel casi di sindrome del colon irritabile è un percorso lungo e, a volte, complesso, e il paziente deve necessariamente essere informato della presunta lunga durata del trattamento.
Qual’è il Medico che può diagnosticare e trattare il colon irritabile?
lo specialista Clinico con grande esperienza nella sindrome del colon irritabile è il Medico Proctologo.
il Medico Proctologo è il Medico esperto in tutte le patologie dell’intestino, del retto e dell’ano, ed è il professionista sanitario indispensabile per diagnosticare e pianificare un percorso terapeutico idoneo per il paziente che soffre di sindrome del colon irritabile.
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Quindi ricorda che...
- la sindrome del colon irritabile è un'insieme di sintomatologie che portano a frequenti disfunzioni dell'alvo;
- l'origine della sindrome del colon irritabile non è ancora nota alla scienza, ma si presume sia di natura psico-somatica;
- la sindrome del colon irritabile si presenta a cicli, con periodi di recudescenza e periodi invece di remissione;
- i sintomi del colon irritabile variano molto da paziente a paziente, ma generalmente comprendono spasmi e dolori addominali, diarrea alternata a stipsi, depressione e facile irritabilità ;
- l'origine psico-somatica del colon irritabile può richiedere un intervento di psicoterapia da parte di uno psicologo;
- la terapia del colon irritabile mira a sfiammare l'intestino, e a riportarlo ad un'attività normale;
- la diagnosi del colon irritabile deve necessariamente escludere altre patologie sintomatologicamente similari, come ad esempio la rettocolite ulcerosa o la malattia di crohn;
- a lungo termine, i disturbi dell'alvo possono portare all'insorgenza di patologie proctologiche, come le emorroidi patologiche, le proctiti e la ragade anale
Nota deontologica
La Proctologia, in Italia, non ha ancora una Scuola di Specializzazione riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione.
Non è quindi legalmente possibile riportare l'aggettivo 'specialista' al Medico Proctologo, poiché tale titolo accademico è riservato solo al Medico che, legalmente, ottiene un Diploma di Specializzazione.
Come branca della Medicina, la Proctologia può essere inquadrata come disciplina chirurgica, che può però allargarsi ed intendersi perfezionamento della Gastroenterologia, della Dermatologia, della Chirurgia Vascolare, dell'Oncologia, della Infettivologia e, non ultimo, anche della Ginecologia.
Questo vuol dire che la formazione del Medico che intende definirsi 'Proctologo' è effettuata prevalentemente sul campo, attraverso l'esperienza diretta e i casi clinici affrontati e risolti, nonché del continuo studio ed aggiornamento professionale.
La Dott.ssa Luisella Troyer, iscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Milano, tiene dunque a precisare che ella è un Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Vascolare, e perfezionata poi Proctologo durante il suo trentennale esercizio della professione medica.
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno:
domenica 11 febbraio, 2024
La Dott.ssa Luisella Troyer è un Medico Chirurgo, specializzata in Chirurgia Vascolare e perfezionata in Proctologia.
Sin dal suo percorso come specializzanda, la Dottoressa ha avuto a cuore lo studio e la cura delle patologie proctologiche, in particolar modo delle emorroidi e dei prolassi emorroidari.
Ha accumulato, nel corso del suo esercizio come Chirurgo, circa 5000 ore di sala operatoria come primo operatore, di cui circa 120 di emorroidectomia Milligan-Morgan.
È uno dei primi Medici ad aver studiato e sperimentato la terapia con scleromousse per le emorroidi patologiche, che la Dottoressa ha giudicato d'elezione per il trattamento non traumatico dei prolassi emorroidari, con statistiche di risoluzione superiori al 95% e pertanto spesso comparabili con l'accesso chirurgico.
In ogni sua visita proctologica la Dottoressa utilizza, a complemento della valutazione clinica, un moderno videoproctoscopio totalmente digitale, di sua ideazione e realizzazione, in grado di catturare in tempo reale flussi video in alta risoluzione, che compone l'esame specialistico denominato Videoproctoscopia Endoscopica Elettronica.
Esegui l'esame della Video Proctoscopia Endoscopica Elettronica*
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Molto disponibile. Grazie a lei e al suo staff."