la diarrea, chiamata anche colite in gergo comune, è l’emissione di feci non formate, cioè liquide o semi-liquide, spesso maleodoranti, espulse con violente scariche.
tali scariche, chiamate scariche diarroiche, possono susseguirsi anche a breve distanza, e nei casi più gravi possono arrivare a spossare completamente il paziente, disidratandolo e rendendolo inabile al lavoro e alle comuni faccende quotidiane.
leggi questa pagina scritta dalla Dott.ssa Luisella Troyer per scoprire le cause della diarrea, e quello che si può fare per curarla.
Cos’è la diarrea?
la diarrea è un’alterazione dell’alvo, forse la più comune e conosciuta (assieme alla stipsi) delle disfunzioni intestinali.
si presenta sotto forma di violente e, spesso, dolorose scariche di feci non formate, liquide o semi-liquide, maleodoranti, sovente accompagnate da crampi, spasmi addominali e aerofagia.
la diarrea non è una patologia di per sé, ma è una difesa estrema del nostro corpo, che tenta solitamente di liberarsi di un agente patogeno che ha infettato l’intestino, di un attacco chimico o, in generale, di un qualsiasi elemento che l’organismo giudica come estraneo e pericoloso.
questo tentare di espellere il germe o la tossina dal colon provoca un disequilibrio della flora intestinale, cioè dei batteri che vivono in simbiosi nel nostro colon, e che ci aiutano a completare la digestione e il riassorbimento dei liquidi.
La quasi totalità degli episodi di diarrea acuta (una enterocolite, in gergo medico) sono causati da un'infezione batterica, come ad esempio quella della salmonella o dell'Escherichia coli.
Questi batteri sono estremamente comuni, sia in alcuni alimenti freschi che, a volte, anche in sorgenti d'acqua non molto controllate, e quindi il rischio d'infezione dell'intestino è molto alto.
Anche il colera, una nota (e temuta) patologia che ha afflitto per secoli il nostro Paese, è essenzialmente un'enterocolite causata dal vibrione omonimo.
Ecco perché c'è sempre il pericolo di sviluppare una brutta colite, anche per soggetti totalmente in salute.
Questo rischio peggiora, ovviamente, nei Paesi con condizioni igieniche fatiscenti o insufficienti.
Da cosa è causata la diarrea?
il batterio Escherichia coli è uno degli agenti patologeni principali come causa della diarrea acuta
oltre il 70% dei casi di diarrea sono causati dall’infezione di un batterio, che rilascia tossine dannose per il nostro intestino.
la lista di batteri che può provocare diarrea è molto lunga, ma tra i tanti possiamo sicuramente citare l’Escherichia coli, la Salmonella, il Clostridium difficile e lo Staphylococcus aureus.
anche alcuni virus possono infettare le cellule intestinali, provocando dunque la diarrea, come ad esempio il rotavirus, il norovirus e l’adenovirus enterico.
allergie, intolleranze alimentari (come la celiachia) o anche l’esposizione a radiazioni o metalli possono altresì causare la diarrea, poiché capaci di danneggiare sia la mucosa intestinale e sia la flora benevola che in essa risiede.
alcune patologie autoimmuni, come la rettocolite ulcerosa e la malattia di Crohn, danno spesso, come sintomatologia, violenti episodi di diarrea, che purtroppo tendono a recidivare periodicamente, acutizzandosi e divenendo cronici.
tra le patologie croniche che possono portare ad episodi di diarrea non correlati da infezione batterica o virale, senza dubbio la più conosciuta e, statisticamente, rilevante, è la sindrome del colon irritabile.
I diversi tipi di diarrea
la diarrea è, clinicamente, suddivisa in due tipologie specifiche: diarrea acuta e diarrea cronica.
s’intende diarrea acuta un attacco violento e doloroso, che porta a frequenti scariche giornaliere e che, solitamente, è la risposta del corpo all’infezione di batteri o virus nocivi, generalmente penetrati nell’intestino attraverso l’ingestione di liquidi o cibi infetti.
questo tipo di diarrea, in genere, si risolve spontaneamente entro due settimane, ma può comunque prolungarsi per più tempo, a seconda del livello dell’infezione e della risposta immunitaria.
per diarrea cronica s’intende invece una situazione diarroica perenne, o almeno recidivante in tempi più o meno regolari, a cui si alternano brevi momenti di benessere con frequenti episodi diarroici, che si protraggono per oltre quattro settimane e che tendono, nel tempo, ad aumentare di intensità e frequenza.
Qual’è la cura per la diarrea?
la diarrea è una difesa naturale del nostro corpo, e quindi è un sintomo e mai una causa.
per aiutare l’organismo a riequilibrarsi è dunque necessario capire l’origine dell’atto diarroico, che può essere chimica, batterica, virale o come sintomatologia di altre patologie o condizioni patologiche croniche.
se l’organismo sta cercando di liberarsi dai microbi o dalle tossine prodotte da essi, è dunque necessario agevolarlo e supportarlo nel compito, e non impedirglielo.
ecco perché l’uso (spesso, l’abuso) di antidiarroici, specie se auto-somministrati senza il parere di un Medico, dovrebbe essere sempre evitato.
al massimo, questi farmaci in grado essenzialmente di bloccare momentaneamente la peristalsi dovrebbero essere prescritti solo come rimedio palliativo e di momentaneo conforto, per prendere tempo nel mentre si indaga sulla reale causa della diarrea.
in caso di infezioni batteriche intestinali accertate, l’uso di terapia antibiotica è da evitare sistematicamente: difatti, tali farmaci, oltreché uccidere il batterio parassita malevolo, purtroppo non fanno alcuna distinzione, e distruggono al contempo anche la flora batterica benevola dell’intestino, peggiorando dunque la situazione.
l’uso degli antibiotici ad ampio spettro è dunque quasi sempre sconsigliato in caso di presunta diarrea batterica, mentre la terapia con antibiotici mirati può essere considerata solo quando si è riusciti a scoprire il ceppo esatto del batterio che sta causando l’infezione.
in ogni caso, l’uso di probiotici (fermenti lattici) e di una costante idratazione è la terapia d’elezione per gran parte degli episodi di diarrea acuta.
generalmente, è sufficiente una regolare idratazione effettuata mediante il bere, ma nei casi più gravi di disidratazione è possibile ricorrere anche a quella somministrata per via endovenosa.
se la causa della diarrea è la celiachia, occorre attendere che il corpo abbia espulso tutti i residui di glutine, nel mentre l’unica terapia possibile è quella di supporto, anche in questo caso con idonea idratazione.
Quanto è pericolosa la diarrea?
la diarrea, come detto in precedenza, non è una patologia vera e propria ma un sintomo, che si risolve solo quando si è risolta la causa dello stesso.
sebbene in passato, date le scarse condizioni igieniche e l’assenza di rete fognaria e giuste terapie mediche di supporto, la diarrea sia stata un serio problema, spesso mortale, oggigiorno in un moderno Paese come l’Italia è raramente un pericolo per la vita.
oltre il 70% delle coliti diarroiche sono difatti accidentali, e si risolvono spontaneamente in pochi giorni o settimane, con la giusta terapia di supporto.
anche molte delle patologie autoimmuni che causano le frequenti scariche diarroiche possono essere tenute sotto controllo, se non curate almeno stabilizzate dalla giusta terapia medica.
il pericolo principale della diarrea è la disidratazione, e saputo questo è ormai possibile approntare le giuste terapie di supporto e re-idratazione, attuabili sia in ambiente domestico che ospedaliero.
la cosa importante, nel caso di attacchi di diarrea prolungati nel tempo, è quella di non iniziare terapie fai-da-te, ma affidarsi sempre alla diagnosi e alla terapia decisa da un Medico.
È vero che la diarrea cronica può portare all’insorgenza delle emorroidi patologiche?
a lungo andare, la diarrea causa infiammazione ed irritazione del canale anale, con inizio di anite
sì, purtroppo è vero.
la diarrea cronica è difatti, assieme alla stipsi, uno dei fattori scatenanti della malattia emorroidale, e questo dato è accertato ormai da molti anni.
le feci liquide o comunque semi-liquide tipiche delle scariche diarroiche sono acidificate, quindi in grado di attaccare e lesionare la delicata mucosa anale e la cute peri-anale.
ciò vuol dire che, nei pazienti che soffrono di diarrea cronica, la mucosa anale è perennemente sollecitata e lesionata dalle feci acide, provocando un eccesso di afflusso sanguigno che, a lungo andare, porta all’insorgenza della patologia emorroidale.
ecco perché, tra le altre cose, è importante diagnosticare e curare per tempo la diarrea cronica, per evitare l’estrusione delle emorroidi e salvaguardare il canale anale.
A quale Medico ci si può rivolgere in caso di diarrea?
qualsiasi Medico degno di questo titolo, anche di base, è in grado di trattare la diarrea acuta con la giusta terapia integrativa di supporto.
tuttavia, la diarrea cronica può richiedere conoscenze avanzate di Colonproctologia e Gastroenenterologia, per cui il Medico di famiglia può non bastare.
in questi casi, una visita dal Medico Gastroenterologo oppure dal Medico Proctologo può essere d’aiuto per capire la disfunzione originaria che è causa della cronicità della diarrea.
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Quindi ricorda che...
- la diarrea è una disfunzione dell'alvo, forse la più comune, che causa l'emissione di feci liquide o comunque malformate;
- la diarrea può essere divisa in acuta o cronica;
- la diarrea che si protrae per oltre due settimane può inizare a definirsi cronica;
- la diarrea è sempre un sintomo, ed è una difesa estrema dell'intestino che tenta di liberarsi di agenti patogeni oppure tossine chimiche ritenute dannose;
- la causa più comune della diarrea è un'infezione batterica intestinale;
- anche patologie croniche infiammatorie, come ad esempio la malattia di crohn o la rettocolite ulcerosa possono dare origine a diarrea;
- la celiachia comporta violente scariche diarroiche alla minima ingestione del glutine;
- nella terapia per la diarrea dovrebbero essere evitati antibiotici ed antidiarroici, se possibile;
- l'integrazione dei liquidi durante un attacco diarroico è fondamentale, in quanto evita la disidratazione;
- la cura della diarrea è la risoluzione della patologia che l'ha scatenata
Nota deontologica
La Proctologia, in Italia, non ha ancora una Scuola di Specializzazione riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione.
Non è quindi legalmente possibile riportare l'aggettivo 'specialista' al Medico Proctologo, poiché tale titolo accademico è riservato solo al Medico che, legalmente, ottiene un Diploma di Specializzazione.
Come branca della Medicina, la Proctologia può essere inquadrata come disciplina chirurgica, che può però allargarsi ed intendersi perfezionamento della Gastroenterologia, della Dermatologia, della Chirurgia Vascolare, dell'Oncologia, della Infettivologia e, non ultimo, anche della Ginecologia.
Questo vuol dire che la formazione del Medico che intende definirsi 'Proctologo' è effettuata prevalentemente sul campo, attraverso l'esperienza diretta e i casi clinici affrontati e risolti, nonché del continuo studio ed aggiornamento professionale.
La Dott.ssa Luisella Troyer, iscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Milano, tiene dunque a precisare che ella è un Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Vascolare, e perfezionata poi Proctologo durante il suo trentennale esercizio della professione medica.
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dalla Dott.ssa Luisella Troyer il giorno:
domenica 11 febbraio, 2024
La Dott.ssa Luisella Troyer è un Medico Chirurgo, specializzata in Chirurgia Vascolare e perfezionata in Proctologia.
Sin dal suo percorso come specializzanda, la Dottoressa ha avuto a cuore lo studio e la cura delle patologie proctologiche, in particolar modo delle emorroidi e dei prolassi emorroidari.
Ha accumulato, nel corso del suo esercizio come Chirurgo, circa 5000 ore di sala operatoria come primo operatore, di cui circa 120 di emorroidectomia Milligan-Morgan.
È uno dei primi Medici ad aver studiato e sperimentato la terapia con scleromousse per le emorroidi patologiche, che la Dottoressa ha giudicato d'elezione per il trattamento non traumatico dei prolassi emorroidari, con statistiche di risoluzione superiori al 95% e pertanto spesso comparabili con l'accesso chirurgico.
In ogni sua visita proctologica la Dottoressa utilizza, a complemento della valutazione clinica, un moderno videoproctoscopio totalmente digitale, di sua ideazione e realizzazione, in grado di catturare in tempo reale flussi video in alta risoluzione, che compone l'esame specialistico denominato Videoproctoscopia Endoscopica Elettronica.
Esegui l'esame della Video Proctoscopia Endoscopica Elettronica*
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Anche lo staff é molto professionale, gentile e simpatico.
Ci sente subito a proprio agio.
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Ormai frequento lo studio da un anno e non credo che cambierò molto facilmente.
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Studio bellissimo, personale di assistenza professionale."